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310 | gabriele d’annunzio |
efimera e non possono entrare nel dominio assoluto dell’arte e non possono essere considerati se non come tentativi più o meno spontanei di forze creatrici a cui difettano i mezzi di espressione.
Nessun artista è degno di questo nome se non possiede uno stile. (E che cosa intenda per stile ho già manifestato troppe volte). Ora in Italia, tra i nuovi scrittori, nessuno è giunto a formarsi uno stile e per conseguenza nessuno è giunto a produrre un’opera vitale. La vita dell’opera d’arte dipende essenzialmente dallo stile, come la vita dell’animale dall’organo della circolazione.
In questo senso noi possiamo stabilire il seguente assioma: «Ogni coordinazione di parole — nella quale l’artista scrittore, secondando il genio della lingua e obbedendo alle leggi fisiologiche del respiro, sia riuscito a rappresentare con la lettera e col suono l’apparenza, l’essenza e la movenza dell’oggetto — ha di per sè il valore d’un organismo vitale. L’aggregato