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totto. È un’epoca che io ho vista o sentita; le mie ricerche sono vivificate dai ricordi miei personali. Vi ripeto: la storia deve essere facile e piana, e sopratutto, per quanto spirito umano possa, deve essere imparziale, fuori di ogni partito politico. Qualche cosa simile alla Storia dei girondini del Lamartine, ma con minore retorica. E comincerò subito, col primo dell’anno 1895. Ho già indugiato troppo; ho timore di non arrivare in tempo. Avrei voluto essere più giovane per compiere tutto il grande ciclo dal 1789 al ’70. Ma.... del resto.... è meglio così: all’età mia si è più sereni.

E insisteva: — Sùbito, sùbito, comincerò sùbito. Una storia pel popolo è necessaria; bisogna mostrare al popolo quel ch’è stata, anzi come è stata fatta la patria. Sarà un’opera buona e utile: ho fatto tante cose inutili! Qui l’erudizione non apparirà. Oh sarà una cosa utile! — e rivolgendosi al Rugarli che solo tra gli altri