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270 | giacinto gallina |
privilegi, ora è più diffusa, più coordinata; e il fenomeno è così vasto, importante, profondo che quasi assurge a quell’altezza e a quella grandezza che lo fa degno dell’Arte. Ma non bisogna sminuzzarlo, non bisogna prendere i piccoli fenomeni, piccoli rispetto alla immanenza dell’arte, gli scioperi, i salari, l’emigrazione, l’igiene; bisogna risalire alle cause prime. Ad esempio, una di queste è l’egoismo moderno: ottimo tema. Io, come ho potuto, ho nella Famegia del santolo, che sarà data qui a Roma in settimana, studiato un bel caso di egoismo. Ma quanto al far propaganda, quanto al propugnare o vilipendere una legge parlamentare no, no, no. L’arte è sopra tutto, sente tutto, ma non si cura di soccorrere questo o quello, di parteggiare per questa o quella idea.
— E di Ibsen?
— Sopra tutti i suoi drammi ammiro Il nemico del popolo, dove l’egoismo attuale è riprodotto intensissimamente, e dove il senso della folla è tutto moderno. Ma il