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arturo colautti 251

resto, non fa primavera; dell’Ariosto che è stato creduto il più fantasioso dei poeti nostri, domanda al Rajna. In questo noi siamo, come in tante altre cose, simili agl’inglesi, agl’inglesi della decadenza, si intende, così come gl’inglesi d’oggi sono simili ai romani antichi e conquistano il mondo. La Francia, la Francia è la patria della fantasia e quindi del romanzo. Quando in Francia il romanticismo fiorì con una esuberanza meravigliosa mostruosa tropicale, noi (guarda il Manzoni e i manzoneggianti) avemmo dei romanzi storici, che tenevano uno dei piedi deboli nella realtà passata, uno nel sogno; e se fantasia in essi era, fu fantasia di dettaglio. Quando in Francia la fantasia stanca dell’orgia romantica si adagiò sul divano e cominciò per riposarsi a contare i mattoni del pavimento, i travicelli del soffitto, le frangie delle poltrone, e nacque il naturalismo, l’Italia potè bene entrare in lizza; ed ecco sotto il 1870 Verga e Capuana sorgere in grande romore di