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pagata e dapprima ciò parve quasi un’onta. Ora sottostà alle leggi delle altre industrie, ed è dai capitalisti, come le altre industrie, sfruttata. Il pubblico c'è: bisogna attivarne l’attenzione, anche per moltiplicarlo perché abbiamo ancora diciotto milioni di analfabeti da exploiter.

Fenomeno parallelo alla produzione letteraria è il Giornalismo; esso ha, come quella, seguìto la modificazione economica delle industrie. Come i tessitori di Francia dopo aver prodotto e venduto per loro conto, si sono poi messi a lavorare per un imprenditore pur restando liberi ed hanno finito per entrare operai nelle fabbriche colossali impiantate dai capitalisti, il giornalista, dopo il periodo patriottico in cui il giornale si scriveva da uno in un caffè e si stampava gratis nella tipografia di un correligionario, ha finito per entrare impiegato presso i grandi giornali sostenuti da uno o più soci capitalisti. E il giornalismo danneggia mortalmente la letteratura