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edoardo scarfoglio | 229 |
— Io non l’ho abbandonata, e solo nei rari momenti, in che posso scrivere di cose degne a mio agio, io sono contento. Del resto, la letteratura mi ha spinto alla politica. Qualche anno fa dissi che Cavallotti faceva degli errori di grammatica e dei versi sbagliati, e lo provai. Cento circoli garibaldini, democratici, repubblicani insorsero con cento ordini del giorno, cento lettere, cento minacce a dire che io offendevo il patriottismo, conculcavo la miglior parte della nostra vita politica. E volli vedere che cosa fosse la politica e anche il patriottismo, ora così malamente confuso con essa. E.... l’ho visto.
— E adesso non pensi di radunare in un volume la narrazione e la descrizione del tuo ultimo viaggio nell’Harar?
— Sì. Al Convito dell’amico Adolfo de Bosis darò di quando in quando qualche capitolo dell’Itinerario per l’Etiopia. In esso io narro quel mio viaggio a una donna che vuole venire con me nuovamente là giù; è la notte in che il mio