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edoardo scarfoglio | 227 |
paese che per anni ha detto e applaudito poeta un Cavallotti, e che è tanto lontano dalla tradizione nobile di tanti secoli, sarebbe come scrivere un romanzo psicologico in lingua amarica per un pubblico abissino.
— Ma è certo che la lirica odierna conserva in Italia una forma più nobile della prosa.
— Hai ragione, ma la lirica mi sembra non sia pel tempo nostro specialmente la lirica erotica. Il poeta lirico deve avanti a una passione d’amore o di odio sentirsi avvolgere dalla stupefazione per lo più dolorosa che emana da un mistero; egli deve, avanti alle passioni determinanti l’inspirazione poetica, tremare come davanti a un abisso. Ora la psicologia vera e falsa è venuta, ha rotto il giocattolo, ci ha guardato dentro, ha detto che è fatto così e così, che dice ba-ba e ma-ma per questa e questa molla, che chiude gli occhi in beatitudine per questo e questo meccanismo: e il poeta lirico è scomparso. Da