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cesare pascarella 199

che la lingua parlata del popolano romanesco non è un dialetto nel senso in che si chiamano dialetti i linguaggi del popolo di Milano, di Venezia o di Napoli. Esso è la stessa lingua italiana pronunciata differentemente. E aggiungi a queste differenze puramente foniche una grande superiorità della nostra lingua dialettale su quella italiana. Essa è più propria perchè è più concreta, perchè non è stata per secoli da sublimi menti adoperata a speculazioni metafisiche e ogni parola dà immediatamente l’idea della cosa da essa figurata senza che altre rappresentazioni vengano a indebolirne la sicurezza. Ma questo fatto dà a chi usa quel dialetto l’obbligo di una cura maggiore. E qui ti dovrei narrare tutto quel ch’io pensi su la metrica dialettale. Io credo che il sonetto sia la forma strofica più corrispondente (anche in una serie di molti componimenti simili) a quella precisa chiarezza della lingua; e il sonetto costantemente costruito con lo stesso rinvio delle rime. Io feci la prima