allora e come il pubblico li ha accolti e li ha sentiti! Adesso, silenzio mortale. E pure gli stessi che allora menavano gran romor di fama con opere minori, scrivono ancora e scrivono meglio. Le do un esempio solo: Gabriele d’Annunzio, che nella poesia e nel romanzo ha tanto progredito da essere un altro uomo. I giornali politici che soli sono letti, si astengono dal parlare di letteratura come si asterrebbero da un crimine; e, quando ci dicono su qualche sciocchezza, si atteggiano a pessimisti pel presente e pel futuro e anche pel passato. Per due ragioni ciò avviene: perché i giornalisti non leggono mai nulla di quel che noi scriviamo e ci considerano inutili lavoratori; e perchè essi, abituati a veder nero in politica, vogliono veder nero anche in letteratura. È molto comodo rispondere: «Se ci occupassimo d’arte, il pubblico si stancherebbe.» Già ciò è falso, perchè bisognerebbe trovare il modo per parlare col pubblico di certe cose; e poi quel ragionamento è un giro vizioso, perchè il