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giovanni marradi | 155 |
malferma, forse anche rachitica. Cerca il pubblico per tutte le vie e non lo trova quasi mai, perchè il pubblico stesso non la riconosce. Ma pensate un po’: con un volume come Fatalità, coi versi sbagliati e le inspirazioni più comuni, più scipite, più vecchie, Ada Negri non solo è riescita ad avere quattro o cinque edizioni, ma anche una pensione che l’ha resa agiata per tutta la vita! Poi ditemi se il pubblico sa quel che si fa.
— E anche nella produzione prosastica?
— Anche lì manca il punto fermo. Tutti brancolano nelle tenebre, e, come i bimbi che giocano a gattacieca, qualche volta senza saper perchè afferrano il pubblico. Ma è anche raro assai. Il romanzo sa quel che si fa? Con tutta quella terminologia scolastica che mai corrisponde alla realtà dell’opera, ostentando negli articoli o nelle prefazioni quel che si vorrebbe fare e non si sa fare, nulla di stabile resta: ed è giusto. In questo stato di aspettativa che potrà dar buoni e sani fi-