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Livorno, settembre del ’94.
Una gioconda tavolata: Mascagni, Pascoli, Marradi, Camillo Antona-Traversi, Sabatino Lopez, Giacinto Stiavelli e parecchi altri amici. Si cenava alla Casetta Rossa fuori sul Molo. Il paesaggio che al lucor del tramonto si vedeva di là era strano per la rigidità sua: cinque striscie parallele, nitidissime: la costa ghiaiosa macchiata da qualche ciuffo d’erbe basse inaridite, la prima linea azzurra del mare vicino, la linea bianca del molo, poi ancora il mare pallidissimo vivo di vene d’oro, in ultimo il cielo rosso un po’ brumoso dove a pena si discernevano in basso i due lumi della Meloria.