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méta che forse, così come la pensiamo, non sarà raggiunta mai. Ora i più che non sanno e non vogliono sapere, lo concepiscono come una immane fabbrica e si mettono innanzi a quella fabbrica deridendoci e domandandoci: — Oh! per dove si entra? — E chi lo sa? E lo vedremo! Lentamente ci metteremo su la buona strada e cammineremo. Dove arriveremo? Certo all’intera applicazione del collettivismo non arriveremo mai.

— Ma anche quelli che studiano scienze sociali con amore e profondità, mettono una pregiudiziale, e dicono che il socialismo è contrario all’arte.

— Contrario all’arte? E perché? Come fonte di inspirazioni, mi pare che il socialismo sia prezioso. Quale avvenimento moderno genera altrettante emozioni che la minacciata temuta maledetta lotta di classe? Quale? Dopo il patriottismo e la letteratura patriottica in Italia non abbiamo avuto alcuna forma di letteratura vitale. Il socialismo ce la darà. Ma gli artisti, i