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66 odissea

Figlio di Neleo, il ver mi narra. Come
Chiuse gli occhi Agamennone, il cui regno
Stendeasi tanto? Menelao dov’era?320
Qual morte al sommo Agamennóne ordia
L’iniquo Egisto, che di vita uom tolse
Tanto miglior di sè? Non era dunque
Nell’Argo Acaica Menelao? Ma forse
Lontano errava tra straniere genti,325
E quei la spada, imbaldanzito, strinse.
     Ed il Gerenio cavalier Nestorre:
Figlio, quant’io dirò, per certo il tieni.
Tu feristi nel segno. Ah! se l’illustre
Menelao biondo, poichè apparve in Argo,330
Nel palagio trovava Egisto in vita,
Non si spargea sul costui morto corpo
Un pugno scarso di cavata terra:
Fuor delle mura sovra il nudo campo
Cani, e augelli voravanlo, nè un solo335
Delle donne d’Acaja occhio il piangea.
Noi sotto Troja, travagliando in armi,
Passavam le giornate; ed ei nel fondo
Della ricca di paschi Argo tranquilla
Con detti aspersi di dolce veleno340
La moglie dell’Atride iva blandendo.
Rifuggia prima dall’indegno fatto