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libro "terzo" 57

Gli ospiti ricercare allora è bello,
Che di cibi, e di vini hanno abbastanza
Scaldato il petto, e rallegrato il core.95
Forestieri, chi siete? E da quai lidi
Prendeste a frequentar l’umide strade?
Trafficate voi forse? O v’aggirate,
Come corsali, che la dolce vita,
Per nuocere ad altrui, rischian sul mare?100
     Telemaco, a cui Palla un nuovo ardire
Spirò nel seno, acciò del padre assente
Nestore interrogasse, e chiaro a un tempo
Di sè spargesse per le genti il grido,
O degli Achei, rispose, illustre vanto,105
Di satisfare ai desir tuoi son presto.
Giungiam dalla seduta a piè del Neo
Itaca alpestre, ed è cagion privata,
Che a Pilo ci menò. Del padre io movo
Dietro alla fama, che riempie il Mondo,110
Del magnanimo Ulisse, onde racconta
Pubblica voce, che i Trojani muri,
Combattendo con teco, al suol distese.
Degli altri tutti, che co’ Troi pugnaro,
Non ignoriam, dove finiro i giorni.115
Ma di lui Giove anco la morte volle
Nasconderci; nè alcun sin qui poteo