Pagina:Odissea (Pindemonte).djvu/69

54 odissea

Telemaco, e Minerva il precedea,
La Dea dagli occhi di ceruleo tinti,
Che gli accenti al garzon primiera volse:20
Telemaco, depor tutta oggi è d’uopo
La pueril vergogna. Il mar passasti,
Ma per udir, dove s’asconda, e a quale
Destin soggiacque il generoso padre.
Su, dunque, dritto al domator t’avvia25
Di cavalli Nestorre, onde si vegga
Quel, ch’ei celato nella mente porta.
Il ver da lui, se tu nel chiedi, avrai:
Poichè mentir non può cotanto senno.
     Il prudente Telemaco rispose:30
Mentore, per qual modo al Rege amico
M’accosterò? Con qual saluto? Esperto
Non sono ancor del favellar de’ saggi:
Nè consente pudor, che a far parole
Cominci col più vecchio il men d’etade.35
     Ma di tal guisa ripigliò la Dea,
Cui cilestrino lume i rai colora:
Telemaco, di ciò, che dir dovrai,
Parte da sè ti nascerà nel core,
Parte nel cor la ti porranno i °Numi:40
Chè a dispetto di questi in luce, io credo,
Non ti mandò la madre, e non ti crebbe.