Nè delle donne, che ne’ tuoi servigi
Spendonsi, alcuna toccherà il mio piede,420
Se non è qualche annosa, e onesta vecchia,
Che al par di me sofferto abbia a’ suoi giorni.
A questa il piè non disdirei toccarmi.
E l’egregia Penelope di nuovo:
Ospite caro, pellegrin di senno425
Non capitò qua mai, che di te al core
Mi s’accostasse più, di te, che in modo
Leggiadro esprimi ogni prudente senso.
Una vecchia ho molto avvisata e scorta,
Che nelle braccia sue quell’infelice430
Raccolse uscito del materno grembo,
E buon latte gli dava, ed il crescea.
Ella, benchè di vita un soffio in lei
Rimanga sol, ti laverà le piante.
Via, fedele Euricléa, sorgi, e a chi d’anni435
Pareggia il tuo signor, le piante lava.
Tal ne’ piedi vederlo, e nelle mani
Parmi in qualche da noi lontana parte:
Chè ratto l’uom tra le sciagure invecchia.
Euricléa con le man coperse il volto,440
E versò calde lagrime, e dolenti
Parole articolò: Me sventurata,
Figlio, per amor tuo! Più, che altri al Mondo,