Far prova ora di te, se, qual racconti,
Ulisse, e i suoi, tu ricettasti in Creta.270
Dimmi: quai panni rivestianlo? e quale
Di lui, de’ suoi compagni era l’aspetto?
Rispose il ricco di consigli Ulisse:
Vigesim’anno è omai, ch’egli da Creta
Si drizzò a Troja, e il favellare, o donna,275
Di sì antica stagion duro mi sembra.
Io tutta volta ubbidirò, per quanto
Potrà sovra di sè tornar la mente.
Un folto Ulisse avea manto velloso
Di porpora, cui doppio unia sul petto280
Fermaglio d’oro, e nel dinanzi ornava
Mirabile ricamo: un can da caccia
Tenea co’ piedi anterïori stretto
Vajo cerbiatto, e con aperta bocca
Sovra lui, che tremavane, pendea;285
E stupia il Mondo a rimirarli in oro
Effigïati ambo così, che l’uno
Soffoca l’altro, e già l’addenta, e l’altro
Fuggir si sforza, e palpita ne’ piedi.
In dosso ancora io gli osservai sì molle290
Tunica, e fina sì, qual di cipolla
Vidi talor l’inaridita spoglia,
E splendea, come il Sol; tal che di molte