Fornito il carco, e di salpare in punto,
Un messaggio alla femmina spediro,570
Uomo spedîr d’accorgimenti mastro,
Che con un bello, aureo monile, e d’ambra
Vagamente intrecciato, a noi sen venne.
Madre, ed ancelle il rivolgean tra mano,
Prezzo non lieve promettendo, e a gara575
Gli occhi vi tenean su. Tacitamente
Quegli ammiccò alla donna: indi alla nave
Drizzava i passi. Ella per mano allora
Presemi, e fuori uscì: trovò le mense
Nell’atrio, e i nappi, in che bevean del padre580
I commensali al parlamento andati
Con esso il padre caro; e di que’ nappi
Tre, che in grembo celò, via ne portava;
Ed io seguiala nella mia stoltezza.
Già tramontava il Sole, e di tenébre585
Ricopriasi ogni strada; e noi veloci
Giungemmo al porto, e alla Fenicia nave.
Tutti saliti, le campagne acquose
Fendevam lieti con un vento in poppa,
Che da Giove spiccavasi. Sei giorni590
Le fendevamo, e notti sei: ma Giove
Il settimo non ebbe agli altri aggiunto,
Che dalla Dea d’avventar dardi amante