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libro decimoquinto 79

Di ricondurmi al natio suol giuriate
Salva sul mar navigero, e sicura.545
Disse; e tutti giuravano. E in tal guisa
Tra lor di nuovo favellò la donna:
Statevi or cheti, e o per trovarmi al fonte,
E incontrarmi tra via, nessun mi parli.
Risaprebbelo il vecchio, e di catene550
Me graverebbe, sospettando, e a voi
Morte, cred’io, macchineria. La cosa
Tenete dunque in seno, e a provvedervi
Di quanto v’è mestier, pensate intanto.
La nave appien vettovagliata, e carca,555
Giungane a me l’annunzio in tutta fretta,
Ed io, non che altro, recherò con meco
Quanto sotto alle man verrammi d’oro.
Altra mercè vi darò ancora: un figlio
Di quest’ottimo Re nel suo palagio560
Rallevo, un vispo tal, che ad ogn’istante
Fuor mi scappa di casa. Io vi prometto
Alla nave condurlovi; nè voi
Picciol tesor ne ritrarrete, ovunque
Per venderlo il meniate a estranie genti.565
     Disse, e alla reggia ritornò. Coloro,
Nel paese restando un anno intero,
Fean di vitto, e di merci immenso acquisto.