Compagni, armate, e su montiamvi, e andiamo.
L’ascoltaro, e ubbidiro. Immantinente270
Montava, e s’assidea ciascun su i banchi.
Ei, la partenza accelerando, a Palla
Prieghi alla poppa, e sagrifici offria;
Quando esul dalla verde Argo ferace
Per non voluta uccisïone ignoto275
Vïandante appressollo: era indovino,
E di Melampo dalla stirpe sceso.
Nella madre di greggi inclita Pilo
Melampo prima soggiornava, e, come
Ricco uom, superbo vi abitava ostello:280
Poi, fuggendo la patria, ed il più illustre
Tra gli uomini Neléo, che i suoi tesori
Un anno intero riteneagli a forza,
Capitò ad altre genti, e duri lacci
Nell’albergo di Filaco, e dolori285
Gravi sostenne per la vaga figlia
Di Neleo, e per l’audace opra, cui messa
Gli aveva nel capo la tremenda Erinni.
Ma scampò dalla morte, e a Pilo addusse
Le contrastate altomugghianti vacche,290
Si vendicò dell’infedel Neléo,
E consorte al fratel la vaga Pero
Da Filace menò. Quindi all’altrice