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libro decimoquarto 49

Mentre in riposo, e in gioja altri le nostre
Fatiche si divorano, e gli affanni.495
     Detto così, con affilata scure
Quercia secca recise; e quelli un grasso
D’anni cinque d’età porco menaro,
E al focolare il collocâr davanti.
Nè de’ Celesti Euméo, che molto senno500
Nutriva in sè, dimenticossi. I peli
Dal capo svelti del grugnante, in mezzo
Gittolli al foco, e innalzò voti ai Numi
Pel ritorno d’Ulisse. Indi un troncone
Della quercia, ch’ei fêsse, alto levando,505
Percosse, e senza vita a terra stese
La vittima. I garzoni ad ammazzarla,
Ad abbronzarla, e a farla in pezzi; ed egli
I crudi brani da ogni membro tolti
Parte metteali su l’omento, e parte510
Di farina bianchissima cospersi
Consegnavali al foco. Il resto tutto
Poi sminuzzaro, e l’abbrostiro infisso
Con modo acconcio negli spiedi, e al fine
Dagli spiedi cavato in su la mensa515
Poserlo. Euméo, che sapea il giusto, e il retto,
Surse, e il tutto divise in sette parti:
Offrì l’una alle Ninfe, ed al figliuolo