Lib. IV. Telemaco, e Pisistrato giungono a Sparta nell’atto, che Menelao celebrava le nozze del figlio Megapente, e della figliuola Ermione. Menelao, ed Elena il riconoscono agevolmente per figlio d’Ulisse. Encomj di questo, e commozione in Telemaco, e negli altri ancora, sino alle lagrime; e artifizio d’Elena per raffrenarle. Tutti vanno a dormire. Comparsa l’Aurora, Menelao ode da Telemaco con isdegno la insolenza de’ Proci; ed a lui narra il suo viaggio in Egitto, e ciò, ch’ivi intese da Proteo intorno ad Agamennone, ad Ajace d’Oiléo, ed anche ad Ulisse. I Proci intanto risolvono d’insidiare Telemaco al suo ritorno, e d’ucciderlo. Angoscia di Penelope, che n’è informata, e cui Pallade poi con un sogno piacevole riconforta
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