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Ti darà, quanto basta, indizio e lume.
     Così la Diva; e d’in su l’aureo trono670
L’Aurora comparì. Tunica e manto
Circe stessa vestimmi; a sè ravvolse
Bella, candida, fina, ed ampia gonna,
Si strinse al fianco un’aurea fascia, e un vago
Su i ben torti capei velo s’impose.675
Ma io, passando d’una in altra stanza,
Confortava i compagni, e ad uno ad uno
Con molli detti gli abbordava: Tempo
Non è più da sfiorare i dolci sonni.
Partiamo, e tosto. Il mi consiglia Circe.680
     Si levaro, e obbediro. Ahi che nè quinci
Mi si concesse ricondurli tutti!
Un Elpenore v’era, il qual d’etate
Dopo gli altri venia, poco nell’armi
Forte, nè troppo della mente accorto.685
Caldo del buon licore, onde irrigossi,
Si divise dagli altri, ed al palagio
Mi si corcò, per rinfrescarsi, in cima.
Udito il suon della partenza, e il moto,
Riscossesi ad un tratto, e, per la lunga690
Scala di dietro scendere obbliando,
Mosse di punta sovra il tetto, e cadde
Precipite dall’alto: il collo ai nodi