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libro sesto 159

Questi al ballo ir vorrian con panni sempre
Giunti dalle lavande allora allora.95
E tai cose a me son pur tutte in cura.
     Tacquesi a tanto; chè toccar le nozze
Sue giovanili non s’ardia col padre.
Ma ei comprese il tutto, e sì rispose:
Nè di questo io potrei, nè d’altro, o figlia,100
Non soddisfarti. Va: l’alto, impalcato
Carro veloce appresteranti i servi.
Disse; e gli ordini diede, e pronti i servi
La mular biga dalle lievi ruote
Trasser fuori, e allestiro, e i forti muli105
Vi miser sotto, e gli accoppiaro. Intanto
Venia Nausíca con le belle vesti,
Che su la biga lucida depose.
Cibi graditi, e di sapor diversi,
La madre collocava in gran paniere,110
E nel capace sen d’otre caprigno
Vino infondea soave: indi alla figlia,
Ch’era sul cocchio, perchè dopo il bagno
Sè con le ancelle, che seguianla, ungesse,
Porse in ampolla d’òr liquida oliva.115
Nausíca in man le rilucenti briglie
Prese, prese la sferza, e diè di questa
Sovra il tergo ai quadrupedi robusti,