Pagina:Odissea (Pindemonte).djvu/154


libro quinto 139

     Ma come del mattin la figlia, l'alma
Dalle dita di rose Aurora apparve,295
Tunica, e manto alle sue membra Ulisse,
E Calipso alle sue larga ravvolse
Bella gonna, sottil, bianca di neve,
Si strinse al fianco un'aurea fascia, e un velo
Sovra l'òr crespo della chioma impose.300
Nè d'Ulisse a ordinar la dipartita
Tardava. Scure di temprato rame,
Grande, manesca, e d'ambo i lati aguzza,
Con leggiadro, d'oliva, e bene attato
Manubrio, presentògli, e una polita305
Vi aggiunse ascia lucente: indi all'estremo
Dell'isola il guidò, dove alte piante
Crescean; pioppi, alni, e sino al cielo abeti,
Ciascun risecco di gran tempo, e arsiccio,
Che gli sdruccioli agevole su l'onda.310
Le altere piante gli additò col dito,
E alla sua grotta il piè torse la Diva.
     Egli a troncar cominciò il bosco: l'opra
Nelle man dell'eroe correa veloce.
Venti distese al suolo arbori interi,315
Gli adeguò, li polì, l'un destramente
Con l'altro pareggiò. Calipso intanto
Recava seco gli appuntati succhj,