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24 | regole di sintassi |
b) oppure con σ o solo o accompagnato dal digamma (σϜ) per es. σϜός, suus; σϜεκυρός, socer.
c) davanti a δ, π, a σ, alle liquide, che dopo vocali brevi o possono essere pronunziate come raddoppiate, o possono essere tali: ἔλλαβε; ἐπ(π)εί; ἐνί (μ)μεγάροισιν; Ἀχιλλεύς ed Ἀχιλεύς; ὤλεσα ed ὄλεσσε; ἔμμαθε, ecc.
d) davanti alla cesura, e per via dell’arsi, la quale da breve diventa lunga:
άμφηρεφέα | τε | φαρετρήν | ; | άνερχόμενον | ενόησα |
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§ 17. — Incontro di vocali. Iato.
Osservazione. — Chiamasi iato quel suono sgradito che si produce quando s’incontrano due voci, l’una delle quali termina, l’altra comincia con una vocale. Come in italiano, cosí in greco, si evita mediante l’apostrofo.
L’iato può aver luogo:
1. Nel caso veduto al § 16, 3.
2 Davanti alla dieresi o alla cesura; ved. § 15, 4:
ἐρρθσατο | ἱέμενός | περ | ; | ἐπιβήοεο | ὄφρα |
_́ ‿ ‿ | _́ ‿ ‿ | ; | _́ ‿ ‿ |
3. Iato improprio ed apparente ha luogo davanti alle voci che prima cominciavano con σ, σ, σϜ: