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dialetto omerico 15
b. Infinito.
1. Attivo -μεναι, -μεν       ἴμεν(αι) γνώμεναι
2. Aor. II. Att. -έειν       ἰδέειν
3. Aor. pass, -ήμεναι       μιγήμεναι


2. Verbi in -μι.

1. Qualche volta hanno forme contratte:
2ª Sing. τιθεῖς, διδοῖς, ἱεῖς.
3ª Sing. τιθεῖ, διδοῖ, 3. Plur. τιθεῖσι, διδοῦσιν, ἱεῖσι.
2. 2ª Sing. Ind. pres. -σθα τίθησθα, διδοῖσθα, εἶσθα.
3. 2a Sing. Imperat. -θι δίδωθι, ὄρνυθι, ed anche
κλῦθι ed ἄνωχθι.


Osservazione. — Il congiuntivo ha spesso la vocale breve invece della lunga, cioè ε per η, ο per ω.

8. — I tempi del verbo.

AUMENTO E RADDOPPIAMENTO.


L’aumento spesso manca alle forme dei tempi storici, e questo pare provenga da ragioni metriche o di eufonia. I verbi che cominciavano col digamma conservano anche l’aumento sillabico: ἔαξε, ἔειπον, ἕηκε (ed anche ἧκε), ecc.

Il cosiddetto raddoppiamento attico si trova in Omero piú spesso che nel dialetto attico; per es. ἄρηρα, ἀκάχημαι, ἐρηρέδαται, ἐρέριπτο.

Aoristo.


1. Aoristo I attivo e medio. Trovasi il σ raddoppiato, come in ὄλεσσας, τέλεσσα. Molti verbi liquidi hanno l’aoristo sigmatico: ἔλσα, ἔκελσα, ἔκυρσα, ὦρσα.

2. Aor. II attivo e medio. Esso ha spesso un raddoppiamento con e senza aumento: πεπιθεῖν, ἔπεφνε, (ἐ)πέφραδε.

L’aoristo asigmatico è più frequente in Omero che in attico: ἔτραφον, ἔδρακον, ἔπραθον (ved. sopra aor. II con raddoppiamento). Anche dei verbi in -άω ed in -έω si trovano forme asigmatiche, come μύκε, ἔκτυπον, ἔστυγον.

Si trova spesso l’aor. II senza vocale tematica, come ἔκτα, κλῦθι, οὖτα, βλῆτο, γέντο, δέχθαι, λύτο, κτίμενος, χύτο.