Pagina:Odi e inni.djvu/98

72 odi



M’aveva, sì, tutto attaccato il gelo
della sua morte. Ed ero vivo, e fissi
15tenevo gli occhi al rosseggiar del cielo;


se un fiato, un passo, un moto, un crollo udissi
su la mia testa, uno stridio leggiero
18di chiavi, uguale ad un fragor d’abissi...


Oh! tutti i giorni! E tutti i giorni invero
sentivo qualche scossa, qualche rombo,
21e tremar volte, e brandir porte... E il nero


della mia pelle si facea di piombo.


ii.


Un mattino, io credei morto il domani!
Io non sapevo, avvinto alla catena,
25che sfregar lento, su e giù, le mani;


dove parea fosforeggiar la vena
od una macchia. Dalle quattro oscure
28pareti io vidi la gran piazza, piena.