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nel carcere di ginevra | 69 |
Vidi dall’alto, vidi dalla morte:
75da quel supremo culmine del vero
tra voi non vidi il grande, il ricco, il forte,
re, plebe. Vidi un formicolìo nero
di piccole ombre erranti per le dune,
e ne saliva dentro il cielo austero
80un grido d’infelicità comune.
ix
Tutti mortali — oh! tu lo sai! lo vuoi!
c’è, mancando la gran falce, il pugnale
piccolo! oh! sempre si morrà tra voi! —
tutti infelici! Che se c’è chi sale
85e chi discende in questo fiottar lieve,
l’acqua ritorna, con la morte, uguale.
E l’odio è stolto, ombre dal volo breve,
tanto se insorga, quanto se incateni:
è la pietà che l’uomo all’uom più deve;
90persino ai re; persino a te, Lucheni.