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LA QUERCIA D’HAWARDEN


Quercia d’Hawarden, dove sei? Te pure,
come le quercie antiche dalle rame
3secche, del parco, abbattè giù la scure.

O nidi che celava il tuo fogliame!
O nell’alto pietà stridula e varia
6di voli fermi, come d’api a sciame!

O stormi usati che al dorar dell’aria
scendeano in te per celebrar la festa
9della lor giovinezza, o centenaria!

O stormi erranti che per l’aria mesta
di nubi nere in te scendean fidenti
12a sfidare il fragor della tempesta!

Giace la quercia che in balìa de’ venti
per tanta età su roccia di granito
15videro alzarsi immobile le genti.

Le genti, o vecchio grande uomo sparito,
vennero a te, che in terra profondavi
18l’opera ed il pensier nell’infinito.