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IL CANE NOTTURNO
Nell’alta notte sento tra queruli
trilli di grilli, sento tra il murmure
piovoso del Serchio che in piena
4trascorre nell’ombra serena,
là nell’oscura valle dov’errano
sole, da niuno viste, le lucciole,
sonare da fratte lontane
8velato il latrato d’un cane.
Chi là passando tardo per tacite
strade, fra nere siepi di bussolo,
con l’eco dei passi, in un’aia
12destava quel cane, che abbaia?
Parte? ritorna? Lagrima? dubita?
ha in cuor parole chiuse che battono
col suono d’alterno oriuolo?
16ha un’ombra, ch’è sola con solo?
Va! Va! gli dice la voce vigile
sonando irosa di tra le tenebre.