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inni | 158 |
tale che basti il suo grembo
66per tutte le genti —
Ed una giovenca ed un toro,
lontano, alle falde d’un colle,
69tracciavano un solco;
e tacito a mezzo il lavoro,
guardando le fumide zolle,
72sognava il bifolco.
v
— Itali, dite: che appare
là su Cariddi e su Scilla?
75Vivido un arco nel cielo
su pallide nuvole brilla...
Tremula un livido velo
78sul torbido mare.
Atrio sublime e profondo,
pieno di lampi e di gridi,
81che con la curva dell’arco
congiunge nel cielo i due lidi:
portico immenso che il varco
84dischiude ad un mondo! —
E quell’aratore lontano,
levava sul solco quadrato
87la stiva ritorta:
per tre grandi passi in sua mano
portava l’aratro del fato,
90lasciando una porta.