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l’antica madre | 157 |
con i profondi due mari,
42coi secoli novi.
Videro là, nelle arene
della costiera protesa,
45l’orme d’ignoti giganti
che stavano, anch’essi, in attesa:
ed ascoltarono i canti
48d’ignote Sirene...
Sicilia, dal mare di rosa
mandavi il giocondo frastuono
51di tibie e di lire:
e in mezzo alla romba festosa
giungeva frenetico il suono
54dei Vespri avvenire.
iv
— Siculi, dite: che appare,
là, sopra i vostri tuguri?
57Una città che nel cielo
s’inalza su candidi muri...
Tremula un cerulo velo
60sul placido mare.
Una città di portenti,
edificata di raggi,
63tale che facile il nembo
vi passi coi suoi carrïaggi,