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134 inni


lungi dai giorni e dall’ore,
solo, nè lieto nè triste,
affaticarsi al chiarore
               72d’un’aurora boreale.


iv


O pionieri... Noi siamo
l’opre di tutta la terra,
popolo indomito e gramo,
     76come schiavi presi in guerra:
muta un’angoscia ci doma,
     chè ci raspa sopra il cuore tratto tratto
l’ugna d’un fiero lupatto
                    80tuo, lupa di Roma...

Siamo una cupa masnada
che si rifiuta e si scaccia,
e che riprende la strada
     84col piccone e la bisaccia;
mentre nel cuore profondo
     che riflette nuove nubi e nuove stelle,
passano tre caravelle
                    88che cercano un mondo...

Lo troveremo due volte.
Tu dalle tenebre folte
dove si muove il Gran Carro,
     92tu ci porti una vittoria.