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PACE!


I


Fratelli, venite, v’imploro,
venite nel funebre chiuso.
L’udite d’un rauco lavoro
4l’anelito vasto e confuso?...
Becchini che scavano... E rossa
la luce di fiaccole ch’erra
nell’ombra; e ben grande è la fossa
8che s’apre annerando sotterra;
ben molti son là su le bare,
là muti tra il rauco anelare,
che aspettano, in fila... Ribelli?
12Guardate, o fratelli!

Così pazïenti là, sopra
le bare! che aspettano muti
di scendere, al fin di quell’opra,
16là dove non sieno veduti
mai più! Come forti le braccia
pur ieri, come acri i ginocchi!
Ma ieri era in lor la minaccia
20tra i denti, la guerra negli occhi,
più nulla nei cuori, più nulla!
nemmeno la povera culla,