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A GIORGIO NAVARCO ELLENICO
tridè la catena
dell’ancore gravi;
cantò la sirena
su l’agili navi:
5fremeva di plauso il Pireo.
Pareva dal colle Eretteo
nell’etere un’ombra sfumare
(di dea?):
su l’asta le ardea
10la stella polare.
Già lungi dal lido
muggivano l’onde;
sonava quel grido
qual urto di fronde
15nel bosco, ad un ampio alitare.
Tra il cupo tumulto del mare
pareva d’un popolo d’anime,
vano,
quel plauso lontano
20da’ mondi lontani: