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PER ARISTAGORA DI TENEDO

ELETTO PRESIDENTE DEL PRITANEO


I


Strofe

Vesta, o di Rea figliuola, che il seggio concedi ai pritàni
di Giove eccelso, e d’Era, compagna al suo trono, sorella,
nelle tue stanze, presso lo scettro tuo fulgido, accogli
benigna Aristàgora, accogli i compagni
che, te celebrando, mantengono Tenedo in piedi,


Antìsirofe

te, fra le Dive prima, con molti libami onorando,
con fumiganti vittime; e il canto e la lira in tua gloria
fremono; e nei perenni banchetti di Giove ospitale
s’onora Giustizia. Deh!, possa ei varcare
i dodici mesi con animo sgombro di pene.


Epodo

Arcesilao pure io stimo beato, che vita gli diede,
stimo beato il fulgido aspetto, e l’impavido cuore.
Ché, se taluno è felice, se supera gli altri in bellezza,

Pindaro - Le Odi, 11-6