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A ERODOTO DI TEBE

VINCITORE COL CARRO NELLE GARE ISTMICHE


I


Strofe

Madre mia, Tebe dal clipeo d’or, le tue gesta
preporre a ogni cómpito io voglio.
Delo rupestre che or ora teneva il mio spirito,
con me non s’adiri.
Cosa piú cara, pei buoni, v’ha di chi a luce lo diede?
Diletta d’Apollo, or tu cedi: se vogliono i Numi
a un giogo d’elogi mi spero costringere entrambi:


Antistrofe

Febo l’intonso, danzante fra il popol marino,
in Cèo flagellata da l'onde;
e la cervice dell’Istmo ch’à siepe di flutti:
che ben sei ghirlande
nelle contese agonali porse alla gente di Cadmo:
fulgenti vittorie, che copron di gloria la terra
in cui diede Alcmèna alla luce l’intrepido figlio