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38 LE ODI DI PINDARO


pensa: ricompensa unica e piena per gli atleti è il canto dei poeti (49-60).

Riprendendo il proposito del v. 10, saluta Posidone, signore dell’Istmo, i figli d’Anfitrione, Eracle ed Ificle, signori della terra di Tebe, il recesso di Minia, cioè Orcomeno, e d’Eleusi, l’Eubea, e Filace, dove Erodoto aveva riportate altre vittorie; ma a parlare di ciò, si andrebbe troppo per le lunghe (60-74). Auguri per future vittorie pitiche ed olimpiche (75-80).

Non possiamo dir nulla di sicuro intorno alla data di quest’ode.