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304 LE ODI DI PINDARO


LXXXI

L’UVA ACERBA

Zenobio, III, 23. La cita a chiarimento d’un proverbio che diceva, su per giú: «Sciti e cavalli», e la cui sentenza doveva corrispondere alla morale della nostra favola della volpe e dell’uva.

Gli Sciti ipocriti
a parole spregiano
il cavallo morto,
sin che brilla il giorno.
Quando vien la tenebra,
testa e pie’ sottecchi
rodon torno torno.


LXXXIII

ALLA VERITÀ

Stob., Flor., XI. 18.

Verità, che di grandi virtudi
sei principio, non fare che cozzi
il cuor mio contro l’aspra menzogna.


LXXXV

LA FATALITÀ

Plut., Cons. ad Apol., VI.

L’abisso invincibile
ti schiaccia del Tartaro,