Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) II.djvu/316


FRAMMENTI VARII 303


LXXVII

UNA FONTE CELEBRE

Ateneo, II, 41, e.

L’acqua ambrosia, dolce come il miele,
de la fonte bella di Tilfossa.


LXXVIII

LA VITA A SPARTA

Plut., Licurgo., 21.

Qui di vecchi savie assemblee,
qui di prodi giovani schiere,
qui canzoni, carole, feste.


LXXIX

LE DONNE DI MENDE

Strab., XVII, 802. Forse la pratica ributtante aveva una base nel culto teriomorfo.

L’egizia Mendète,
vicina a un dirupo marino,
il corno postremo del Nilo.
Costí, con le femmine
si mescono i becchi petulchi.