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282 LE ODI DI PINDARO


VI

Citato da Clemente Alessandrino (Strom., III, 518), secondo cui si riferirebbe ai misteri d’Eleusi.

Beato chi scende sotterra
dopo veduti i misteri:
il fin della vita ei conosce,
conosce il principio sancito da Giove.


Framm. 132 Bergk.

Riferito da Clemente Alessandrino (Strom., IV, 640), senza nome d’autore; ma assai probabilmente sarà di Pindaro.

L’alme dei reprobi svolano
lontane dal ciel, su la terra,
fra doglie cruente, nei vincoli
d’ineluttabili mali.
Quelle dei pii, su nel cielo
dimorano, e il sommo Beato
con inni, con cantici esaltano.


Framm. 133 Bergk.

Riportato da Platone, Menone, p. 81 B.

E a quanti concede Persèfone
riscatto dal lutto vetusto,
dopo nove anni, di nuovo
l’anima al sol ne rilascia.