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232 LE ODI DI PINDARO


del giusto: ed Apollo, di Cadmo
il popolo a lui, la città
commise di Zeto,
pel molto suo senno. E il Dio del tridente
assai lo dilesse. E sovente
movea dall’Eurípo...


X

Tanto questo frammento, quanto il seguente, ci sono pervenuti in condizioni tali, che non consentono alcuna induzione intorno al complesso a cui appartenevano.


INVOCAZIONE A MNEMOSINE


D’Urania alla figlia, a Mnemòsine
dal bel peplo, e alle vergini figlie
la prece rivolgo,
ché l’estro m’accordino.
Ché son cieche le menti degli uomini
che vogliono, senza
l’Elicònidi, muovere in cerca
di Saggezza, sul tramite lungo.
A me, certo, accordano questa
divina fatica.


XI

Ne rimane un frammento, in cui era toccato il mito d’Asteria. (Vedi introduzione al Peana V).


Che mai crederò delle nozze?
Che la figlia di Còo, dell’amore
di Giove sdegnosa...