Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) I.djvu/209

174 LE ODI DI PINDARO

d’Epizefiria. Qui, Muse, a banchetto
venite: ben io v’assicuro:
gente né d’ospiti ignara
né di finezze, ma saggia, ma prode alla guerra
qui troverete: che l’indole innata
mutare, né fulvida volpe
può mai, né rugghiante leone.