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ODE OLIMPIA V | 165 |
Antistrofe
E ti dimando che adorni questa città di belle opere.
Psaumide, e te che in Olimpo vincesti, fo voto
che gli anni piú tardi t’adducano
verso prospero fin, con la mente
rivolta ai corsier’ di Posídone,
Epodo
cinto dai figli. Ché quando coltiva un mortale
fortuna e salute,
ed ha quanta basti ricchezza
e fama, d’ascendere non tenti l’Olimpo.