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A PSAUMIDE DA CAMARINA
VINCITORE COL CARRO TIRATO DA MULE IN OLIMPIA
Strofe
O supremo Signor de la folgore dal pie’ non mai stanco,
o Zeus, l’Ore tue
che danzano al tinnulo sònito
di cétere, me testimone
mandâr dagli altissimi agoni.
Se gli ospiti compion belle opere, esultano subito i buoni
pel fausto annunzio.
Su, figlio di Crono, che domini l’Etna,
la mora ventosa dell’orrido
Tifon centocípite,
accogli, mercè de le Càriti,
l’olimpia canzon trionfale
Antistrofe
che perpetua luce diffonde su somme virtudi.
Giunge essa dai cocchi
di Psaumi, che in Pisa, precinto
d’ulivo, di gloria procaccia
coprir Camarína. Benevolo
agli altri suoi voti si mostra il Nume: che molto, io lo affermo,
ei vale a domar corridori,