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PER CROMIO D’ETNA

VINCITORE SUL CARRO A SICIONE


I


Musa, rechiam da Sicione, da Febo, la pompa ed i cantici
d’Etna alle mura novelle rechiamo, e alla casa felice
di Cromio, là dove le porte
s’aprono agli ospiti, vinte. Di versi melliflui s’intrecci
l’inno: ché il cocchio dai saldi corsieri egli ascese, e a Latona
e ai gemini figli, di Pito
l’eccelsa concordi custodi, il canto annunziò trionfale.


II


Vige tal detto tra gli uomini: che mai non si dee col silenzio
l’opere buone sotterra nascondere; e il suono divino
dei versi, ai gran fatti s’addice.
Su, con tinniti di cetere, con voci di flauti, si esalti
l’alto fastigio dell’ippico certame che Adrasto per Febo
fondò su le rive de l’Asopo.
Ben io lo rammento; e fo adorno con inclite lodi l’eroe.