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88 VSO DELLA dei triangoli CLN,CKO, Sia come CL, alla 4. del CK,cofi ln, à ko; màcL,àCK> ècome EG,à fi!!*' ef , eflcndomolteplice di loro nel medefimo 15. del modo,& come LN,à KO,cofi AQ.., alla AP,che Quinto, li fono vguali dunque come G£, ad E F, cefi fa- .dd rà qa, alla a P, & diuidendo, e f ,ad f G, come efr AP, à P Q., & componendo di nouo3& conuer- 4. ’ del tendo infieme,G F 5à G£,come PQ.<à QA;& per Qutmo. ja medefima ragione de triangoli fienili ; cilen- do CL,à CD, cioè ge, alla eh; cofi LN,à dm; ifV del cioè Agalla AB; faràdiuidendo a Q^à qb,co- jQuinto. meGE,à GHjonde per l’vgual proportione FG, 22. GH, farà come PQ>à Qj5; dunque ab, è fiata £«/«/*. cjj|1njl jn p5 nell’iftefTo modo, che è la eh, in P G, che è quello che fu propofto voler fare, PROBLEMA III. DAtc due linee rette,fegarne vna in modo, che la non fegata, & ìe parti della fegata fianoin continoua proportione. Ancorché la rifolutione di quefto problema non penda dalle Feconde, è piacciuto nondimeno porlo qui per edere vtile, & curiofo ; Siano le linee date a b, BC> pofte per diritto frà loro,& dal punto B,oue fi toccano, fia fatta la BD,perpendicolare ad’effa AC, Defcriuafi nella ac, il femicerchio adc, la circonferenza del quale feghila BD, in D , & nella bd, il cerchio be, df> perii cui centro G, (felalmea RC^far