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SO DEL fitrouano quelli delle palle dVn*ifteffo pefo,' ma di diuerfi metalli, & 1* vne feruoho alTaltre, & ad'ambe due quel diametro d* vna di fragno di 38,libre, che fi nominò Calibro,il quale fé fi adattale fra li punti fegnati di (lagno , gl’altri interualli frà quelli degraltri metalli farebbo- no le grandezze vere de i diametri di palle tutte di 38, libre l’vna * & perciò quale di loro fi;po- neffe nel le sferaliche frà li punti 38, renderà Io {frumento aperto in modo, che tutti gli fpatij frà i punti fegnati .d’vn raedefimo numero, fa^- ranno idiametri delle palle di quel metallo pe- fanti quanto ne dinota il numero oue li prendono 5 dimaniera che col mezzo diquefto folo, fi poffono hauere quelli di tutti i peli notati nelle sferaliche, & di tqttii metalli • ‘ . ^ •A f ( ot ! * “ IOiOI'1 ) •.’ 1 •^PROBLEMA XXI. i
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PRopofta la .grandezza del diametro d'vna palla di qual fi fia metallo, & di qual fi voglia pefo. Trouarne due, ò più, d’altri diuerfi metallici pefi delleqfctfjli habbianoftà l’orò qualche data proportione, & tutte infieme al pefo della palla del diametro:; própofto, altra proportione data. Sia ab,'il diametro dVna palla d"argento, di qual fi fia pefo, & fe n’habbiano à trouare tré il primo d’vna palla di piombo, l’altro di ferro,& ù te rio di ftagnoiconche quella di piombo,pefi t * il