lato AB, facciasi che habbia la E, altezza della Piramide;
ad’un’altra X, et frà le due G, et X, [Cap.4.] siano le Y Z, medie proportionali, sarà Y, il lato del duodecaedro, che si desiderava trovare. Perche essendo le quattro linee G, Y, Z, et X, in continoua proportione, il pentagono - equilatero, e equiangolo; del quale uno de i suoi lati D, G, al pentagono simile à se, che hà per lato y, sarà come la G, alla Z, cioè come [cor. alla 20. del sesto] Y, alla X; ma X, all’altezza E, è come il lato del Duodecaedro alla perpendicolare che dal centro cade sopra una delle sue basi, sarà permutandosi [16. del Quinto] il lato Y, alla detta perpendicolare come X, alla altezza E, della Piramide; e perciò il pentagono, che hà per un lato G, al pentagono che hà per lato Y, haverà l’istessa proportione, che l’altezza della Piramide nel Duodecaedro, all’altezza E, della Piramide; laonde respondendosi [Cǒmad. alla 9. del 12.] le basi, e le altezze contrariamente, saranno dette due Piramidi che hanno per basi i pentagoni G, et Y, frà loro uguali: mà il solido che hà per base il pentagono G, il quale fù fatto uguale al triangolo ACF, et l’altezza E, è la